Il mio racconto sul corso Rebreather!

Il mio racconto sul corso Rebreather!

Era il 25 maggio 1998 e con Aldo avevo appena terminato il mio primo corso istruttori (NAUI), una esperienza fantastica, formativa ed unica… dopo esattamente 20 anni mi sono ritrovato ad iniziare un altro corso, un altro percorso (sempre con Aldo). Dopo tantissimi anni di subacquea ricreativa ed un po’ di tecnica oltre ad aver rilasciato molti brevetti, ho voluto rimettermi in gioco, provare qualcosa di nuovo, diverso, difficile e vedere se ne ero capace (dal punto di vista fisico) a completarlo. La curiosità verso il “mondo del silenzio”, la possibilità di fare delle foto in mezzo ai pesci senza impaurirli, mi ha spinto a provare una nuova esperienza, quella di provare la sensazione di respirare sott’acqua senza emettere bolle! I primi momenti sono stati di un giusto timore sia nell’assemblaggio del Rebreather sia all’idea delle enormi differenze sul praticare le immersioni in circuito “chiuso” rispetto a quelle in “aperto”. Sono partito con la mente libera, senza pregiudizi ne verso il Reb ne verso la macchina che avrei usato (Aldo ha scelto per me la sicurezza e la leggerezza del rEvo). Vedere quella “cosa” montata e completamente smontata, poi da assemblare nuovamente mi ha un po’ preoccupato inizialmente… La prima sensazione nel respirare e rilasciare aria all’interno del boccaglio è stata difficile ma incredibile allo stesso tempo e dopo le prime difficoltà, la cosa fantastica che si capisce bene è stata quella di riuscire a percepire, sentire ed ascoltare il proprio respiro!!! Gli esercizi e le ripetizioni si sono susseguite in ogni lezione, all’infinito e l’attesa era rivolta spasmodica al momento di poter fare la prima immersione sul Banco di Santa Croce. Scesi in acqua, la cosa che più mi aspettavo era quella di gustarmi lo spettacolare scenario colorato e la ricchezza di pesce che avevo visto nelle precedenti immersioni fatte negli anni precedenti (ma con le bombole classiche). Il vedermi faccia a “muso” con le castagnole, le cernie ed i dentici senza alcun timore reverenziale da parte loro è stato qualcosa di incredibile che avevo potuto solo immaginare o vedere nei documentari! I primi piccoli giri alternati agli esercizi, mi sono sembrati un piccolo premio che Aldo ogni tanto ci ha regalato (la sicurezza ovviamente viene prima di tutto). Avere un Maestro come Aldo in acqua e fuori è stato come avere un fratello maggiore a fianco che trasmette sicurezza, tranquillità e tutto il suo sapere. In questo corso si è sdoppiato tra italiano e francese essendo transalpino uno degli allievi e dopo poche lezioni non faceva più distinzioni a chi si rivolgeva… ad un certo punto guardava me e Maria Angela parlandoci in francese ed invece lo faceva in italiano guardando Olivier! Le giornate iniziavano alle 8 e terminavano alle 20 ed esclusa una piccola pausa pranzo sono state davvero lunghe, pesanti ma in ogni caso gratificanti! Come in ogni corso subacqueo il percorso viene assemblato a blocchi, ripetizione di esercizi ed inserimento di nuovi per affinare il tutto fino ad arrivare ad avere sempre più dimestichezza con il nuovo apparato. Il venerdì mattina dopo aver già lavorato 3 giorni ed effettuato 4 lezioni in acqua è arrivato il momento più duro. Aldo ci ha piazzati a 15/18 metri per un ora intera a provare e riprovare all’infinito tutti gli esercizi e gli scenari più brutti che possono verificarsi e rispondere nel modo giusto e più veloce possibile per risolverli. Sia io che la mia compagna di corso ne siamo usciti distrutti ed appena saliti sul gommone le ho confidato che non pensavo di uscirne vivo, tanta la fatica, la continuità degli esercizi a ripetizione senza un attimo di tregua… mi sono detto: oggi “muoio”! Dal pomeriggio in poi è stato un continuo miglioramento, un aumento della consapevolezza e della sicurezza sia sull’uso del Rebreather che sulla bellissima avventura che avevo cominciato a vivere. Il sabato ci ha visti di nuovo tornare sul “banco” alla profondita’ massima consentita da questo corso… 45 metri! L’utilizzo di una miscela trimix ci ha permesso di godere di un’immersione lunga ed apprezzare al tempo stesso i benefici dell’uso del Reb mentre il pomeriggio abbiamo ripetuto ed affinato tutti gli scenari di possibili problemi come la mattina (terribile ma formativa) del giorno precedente ma ormai senza alcun timore! La domenica dopo aver terminato la parte teorica del programma, abbiamo goduto da parte di Aldo della concessione di una immersione (di premio) solo noi tre per godercela fino in fondo… una figata pazzesca! Che dire, si è conclusa una nuova fase della mia vita subacqua e oltre alle fantastiche sensazioni provate, è stato bellissimo ricevere tanti messaggi e parole da parte dei ragazzi del mio club per chiedermi come fosse stata questa esperienza vissuta in prima persona. I miei ringraziamenti vanno ai miei compagni di corso Maria Angela ed Olivier, al Bikini Diving gestito e diretto magistralmente da Pasquale e Giulia, a tutti i ragazzi del loro staff che si sono comportati con me come se ci fossimo conosciuti da sempre. Lascio l’ultimo ringraziamento per il mio grande Amico e Maestro Aldo per avermi permesso, incoraggiato e coccolato (con i giusti rimproveri) prima, durante e dopo questa avventura! Grazie Aldo, spero di poter vivere di nuovo queste emozioni uniche insieme a te!
Rebreather Moments - Italy#bluediveclub #rebreather #nobubbles #UnderwaterEvolution

 

 

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